L’Acqua, com’è noto, è un elemento essenziale per la vita umana; quindi è necessario avere consapevolezza che il futuro dell’umanità dipenderà molto dall’uso che ne sarà fatto, soprattutto dalle donne.
Com’è accaduto in tutte le parti del mondo e ancora oggi nei Paesi in via di sviluppo, l’approvvigionamento dell’acqua è quasi sempre compito delle donne, delle ragazze e grava letteralmente sulle loro spalle. Soprattutto in Africa è stato stimato che impiegano grande parte del loro tempo per raggiungere i pozzi distanti in media 6 chilometri e portare a casa 40/60 litri d’acqua in taniche pesanti da trasportare, con pericoli da affrontare soprattutto la notte possono cadere vittime di abusi e violenze. In India, le donne addirittura si calano a mani nude in enormi profondi pozzi per recuperare un po’ di acqua per la famiglia.
La scarsità, la lontananza dell’acqua e l’impegno profuso per l’approvvigionamento sono ritenuti i principali fattori di abbandono scolastico delle ragazze perché la raccolta dell’acqua porta via tanto tempo. In più, la scarsità e la conseguente rarità di servizi igienici obbligano le donne ad assenze da scuola durante il ciclo mensile; infine, la penuria d’acqua causa grosse difficoltà a coltivare la terra e, sapendo che il lavoro agricolo è compito quasi esclusivo delle donne, impedisce loro di ottenere piccoli guadagni ricavati dalla vendita dei prodotti agricoli.
L’Acqua si è detto, è elemento essenziale alla vita, per cui è necessario avere consapevolezza che il futuro dell’umanità dipenderà molto dall’uso che verrà fatto soprattutto dalle donne che purtroppo si ritrovano ben lontane da un concetto di empowerment che nel continente africano potrebbero operare con esperienza e competenze per una gestione responsabile delle risorse idriche.
Per il prossimo futuro si teme infatti ci saranno guerre e tensioni per l’Oro Blu: i cambiamenti climatici renderanno le aree secche più secche, le aree umide più umide e la disponibilità dell’acqua subirà una drastica riduzione del 40%. La questione dell’acqua, quindi, è di portata planetaria e non è solo un’urgenza che riguarda i Paesi meno sviluppati o quelle aree caratterizzate da problemi d’acqua…E dunque, di fronte a tutto questo, noi cosa possiamo fare? Intanto, cominciamo col fare una cosa molto semplice: l’acqua non diamola per scontata! Consideriamo la nostra fortuna di riceverle quotidianamente e quando apriamo il rubinetto di casa dobbiamo ricordarci che è una risorsa limitata. La poesia che segue, scritta in una scuola del Kenya, ci ricorderà la nostra fortuna: avere l’acqua a Km 0, direttamente dal rubinetto di casa.
H2Optima, l’acqua di casa tua.
Dear water,
https://www.worldvision.org/clean-water-news-stories/video-schoolgirls-share-poem-dear-water
It was hard to get to you.
Waking up at dawn
Buckets on our heads
Donkeys loaded with jerrycans.
Miles we walked
In the scorching heat
To look for you.
Dear water,
At last you came.
Sweet water
Our backs are rested
The miles are no more
Diseases are gone.
For you are closer to us.
Dear water,
You are such a blessing.
